Startup Innovative

Se stai leggendo questo articolo vuol dire sicuramente che pensi di avere una brillante business idea per una startup innovativa, che desidereresti far crescere questa idea imprenditoriale e questa opportunità di business e che stai cercando informazioni qualificate ed un commercialista specializzato, insieme ad altri specialisti, per poter aprire una Startup innovativa. Ebbene quello che cercheremo di fare è proprio fornirti tutte le informazioni necessarie per capire innanzitutto:

  1. Cos'è una startup innovativa?
  2. I requisiti obbligatori delle startup innovative
  3. La correlazione tra le forme giuridiche, il modello di business e il fundraising
  4. Validare la business idea della startup innovativa
  5. Aprire una startup innovativa
  6. Statuto della Startup e conseguenze per il fundraising
  7. Gli adempimenti periodici di una startup innovativa
  8. Quanto costa liquidare una startup innovativa
  9. Tutto sulle startup innovative, sintesi

Cos'è una startup innovativa?

Per capire cos'è una startup innovativa bisogna conoscere sia le definizioni più importanti ma soprattuto le differenze che esistono tra startup innovativa ed impresa tradizionale. Per la maggiorparte della letteratura economica, l'essenza di una startup innovativa è la validazione del suo business model sia prima di costituire la società che durante l'avviamento commerciale. L'innovatitivà intrinsica allo sviluppo di un prodotto o servizio dall'alto contenuto tecnologico manca per definizione di dati storici predittivi. La nostra esperienza di consulenza ci conferma l'assoluta necessità di questa continua attività chiamata validation.


Definizioni di startup innovativa

Esistono diverse definizioni di startup innovativa. Eric Ries, nel libro "The lean startup", bestseller e classico della letteratura economica relativa alle Startup che ti invito a leggere, definisce la startup innovativa  nel seguente modo: "Una startup è un'istituzione umana studiata per creare, in condizioni di estrema incertezza, un nuovo prodotto o servizio". Questa definizione ci aiuta a capire da subito tre caratteristiche fondamentali per la riuscita di una startup innovativa: il team, un metodo scientifico per affrontare l'estrema incertezza, un metodo per creare un nuovo prodotto che incontri le necessità dei futuri clienti. Steve Blank  nel suo magistrale "The four steps to the Epiphany", altro libro che non potrai fare a meno di leggere se vuoi entrare nel mondo degli startupper, definisce la startup innovativa "una organizzazione temporanea che ha lo scopo di cercare un business model scalabile e ripetibile". Questa definizione ci instrada verso il metodo necessario per lo sviluppo e la produzione di prodotti e servizi ad alto valore tecnologico in condizioni di estrema incertezza: cercare subito un business model che funzioni, che sia scalabile, che sia ripetibile.


Differenze tra startup innovativa e impresa tradizionale

Esistono differenze tra una startup innovativa e una qualsiasi altra attività, comprese quelle tecnologiche. Quando si avvia una qualsiasi attività imprenditoriale diversa da una startup innovativa esistono tantissimi passaggi giuridici, organizzativi, tecnologici ed economici da affrontare: scelta della tipologia di attività, scelte tecnologiche, scelte organizzative, scelta della strategia di marketing, brand identity e brand positioning, scelta dei canali di marketing più adeguati sia online che offline, etc. Tutte scelte delicate dalla quali dipenderà comunque il successo o il fallimento dell'impresa tradizionale, ma certamente è chiaro sia all'imprenditore, sia ai futuri potenziali clienti, quale siano i prodotti ed i servizi che sono oggetto dell'attività e, soprattutto, il modello di business che sarà attuabile. Nelle imprese tradizionali è certo anche il quadro della concorrenza e delle scelte tecnologiche possibili. Non nelle startup innovative. Quando si apre una startup innovativa non c'è nulla di già codificato e non si conosce cosa vuole realmente il cliente: non si può prevedere la reale risposta del mercato al nuovo servizio o prodotto se non attraverso delle procedure di validazione dell'idea di business già dal pre-seed state.

Facciamo un esempio collegato all'apertura di un'attività di ristorazione. L'imprenditore potrà scegliere tra varie tipologie di impresa: sede fissa o food truck; street food, fast food, slow food, pizzeria, trattoria, braceria, ristorante di carne, ristorante di pesce, ristorante etnico, ristorante turistico, etc.; potrà scegliere tra vari tipi di servizio: al tavolo, self service, automatizzato; potrà scegliere diverse tecnologie per preparare le pietanze e diverse filiere di fornitori. In ogni caso, quale che sia la sua scelta, è tutto molto codificato e certo e così anche l'analisi della concorrenza territoriale o di eventuali catene di francising concorrenti. Le uniche incertezze possono provenire da shock esterni, quali una pandemia o altri eventi straordinari. Diversamente, immaginate di essere i creatori di YouTube. Prima di YouTube non esisteva niente di veramente simile. YouTube è stato infatti più di un semplice servizio di video hosting e sharing. Nessun dato comparativo era quindi disponibile. Per questo è difficile prevedere il successo o l'insuccesso di un prodotto innovativo. Una startup quindi opera in una condizione di estrema incertezza. Ne consegue la necessità di validare subito l'idea di business e il business model, servizi che offre uno studio commerciale specializzato


Validare subito il business model

Validare il business model vuol dire avere la prova che il business model funziona. Ma che vuol dire che il business model deve funzionare? Vuol dire che hai individuato i segmenti di clientela che sono il target della tua azione di marketing e che questi segmenti di clientela reagiscono immediatamente in modo positivo al prodotto e/o servizio che si propone. In altre parole hai la prova che quel prodotto ha un mercato e che produrlo crea valore ai clienti, i quali sono disponibili a pagare un prezzo maggiore di quello che costa realizzare quel prodotto e promuoverlo. Verificare che esiste un reale interesse del mercato per il prodotto che stai realizzando è tutta l'attività di una startup innovativa già dal pre-seed state. Per approfondire la validazione di una startup leggi la seguente guida.


Che vuol dire che il business model deve essere scalabile e ripetibile?

Il business model di una startup innovativa è scalabile in buona sostanza quando è profittevole, cioè quando quel business model crea profitto ed è ripetibile, cioè replicabile più volte ed ogni volta crea profitto. Probabilmente hai individuato un problema da risolvere e credi di avere una soluzione migliore di quelle attuali. Hai quella che si definisce una business idea. Quello che devi subito fare è verificare se la tua idea ha realmente un mercato. Per validare la tua idea di business, esiste una procedura semplice da seguire ma difficile da attuare perchè sarai tendenzialmente portato a seguire la tua intuizione e a concentrati sulla sua realizzazione, ignorando le reali esigenze del cliente: uno degli errori più comuni tra gli startupper alle prime armi, che abbiamo avuto modo di constatare nella nostra esperienza. Invece di seguire esclusivamente le tue intuizioni dovrai validare la tua business idea e verificare se il tuo modello di business è realmente efficace oppure no: cioè se crea profitto oppure se non lo crea.

Senza aver prima validato la tua idea non aprire una startup innovativa

Se la tua idea non è traducibile in un modello di business che crea profitto, la tua startup innovativa è destinata al fallimento e farà parte di quel 90% di startup destinate a fallire. Gli sforzi economici e tecnici per creare un prodotto o un servizio per cui nessuno è disponibile a pagare un prezzo sono assolutamente inutili, anche qualora la soluzione proposta sia geniale da un punto di vista prettamente tecnico. Validare una business idea in pre-seed state ha il vantaggio di evitare che le tue risorse economiche vengano impiegate in un'idea destinata al fallimento perché non ha un mercato reale e la sua corrispondenza alle esigenze dei consumatori è solo una fantasia. Quindi è importante saper accettare anche una validazione con esito negativo per poter adattare e modificare l'idea prima di aprire la startup innovativa, risparmiando così non solo i soldi della produzione del prototipo ma anche i costi gestionali e amministrativi connaturali all'impresa.Per approfondire la validazione di una startup leggi la seguente guida.


Per aprire una startup non basta un'idea o un'invenzione

Avere depositato un brevetto o avere una brillante idea è condizione necessaria ma non sufficiente per aprire una startup. Se non hai mai avuto esperienze imprenditoriali, di vendita e/o di marketing, ti troverai in estrema difficoltà. Se la tua invenzione è brillante valuta attentamente, in alternativa ad aprire una startup, l'idea di un contratto di licenza del brevetto in cambio di royalties. Anche quest'attività di sottoscrivere contratti di licenza non è semplice, ma sicuramente più semplice di aprire un'impresa commerciale di sviluppo, produzione e commercializzazione di un prodotto e/o servizio altamente tecnologico. Scegliere tra aprire una startup innovativa e concedere la licenza di un brevetto dipende anche dalle tue attitudini personali: sei più Archimede o zio Paperone? Chiedilo alle persone che ti conoscono meglio e agisci di conseguenza


I requisiti obbligatori delle startup innovative

Per il sistema giuridico italiano una azienda può essere considerata startup innovativa quando possiede una serie di requisiti obbligatori. Perché conviene adempiere a questi requisiti obbligatori? Il vantaggio è che le startup innovative accedono ad un regime fiscale, giuslavoristico e civilisto agevolato. Tuttavia una startup innovativa deve anche rispettare una serie di limiti e divieti. Questi divieti e limiti fanno parte dei requisiti obbligatori prescritti dalle leggi italiane per tutte le startup innovative. Di seguito un elenco con delle macro aree per ogni requisito, e le fonti normative:

  1. Le forme giuridiche delle startup innovative
  2. La durata della disciplina speciale delle startup innovative
  3. Le modalità di costituzione della startup innovativa
  4. L'oggetto sociale della startup innovativa
  5. La sede degli affari della startup innovativa
  6. I limiti al valore della produzione netta della startup innovativa
  7. Il divieto della distribuzione degli utili della startup innovativa
  8. Il divieto di quotazione della startup sui mercati regolamentati
  9. I requisiti che identificano il carattere innovativo della startup
  10. Fonti normative delle startup innovative

Le forme giuridiche delle startup innovative

La start-up innovativa deve essere costituita in forma di società di capitali, anche cooperativa. Le forme giuridiche compatibili con l'iscrizione al registro delle startup innovative sono:

Per quanto tu possa essere un genio informatico o un programmatore di intelligenza artificiale, o il bioingegnere più brillante d'Italia, non devi sottavalutare l'importanza e la difficoltà della scelta della forma giuridica per la tua startup. La scelta della forma giuridica ideale per la tua startup è legata sia al modello di business, sia alla strategia e alla tempistica di fundraising che hai pianificato. Uno degli errori più comuni è scegliere la forma giuridica e scrivere lo statuto della società prima della definizione di business model, idea validation e fundraising strategy. Il secondo errore molto frequente è scegliere la forma societaria apparentemente più economica senza valutare le conseguenze e le limitazioni nel lungo periodo e che comporteranno difficoltà e costi successivamente. Uno studio commerciale specializzato evita che i clienti possano commettere questi errori valutando attentamente le reali esigenze fiscali, finanziarie e giuslavoristiche della tua startup innovativa, caso per caso alla luce della strategia complessiva.


La durata della disciplina speciale delle Startup innovative

La disciplina speciale delle start-up innovative si applica per 60 mesi, decorrenti dalla data di costituzione. In altro articolo ti spiegheremo le deroghe di cui godono le Startup innovative rispetto alle altre società. Per il momento continua a rammentare che il regime speciale di cui godono le startup innovative è del tutto inutile se non hai trovato un business model profittevole. La disciplina speciale cessa al termine dell'anno se l'amministratore dimentica di adempiere agli adempimenti periodici al quale è tenuto.


Le modalità di costituzione della startup innovativa

La Startup innovativa non deve essere costituita a seguito di cessione di azienda o ramo di azienda, né per effetto di scissione o fusione. La trasformazione non rientra invece tra i casi ostativi. L'atto costitutivo e le successive modificazioni possono essere costituite alternativamente per atto pubblico o per atto sottoscritto con firma digitale.


L'oggetto sociale della startup innovativa

Oggetto sociale di una startup innovativa è lo sviluppo e la produzione di prodotti e servizi ad alto valore tecnologico. E' escluso che possa avere i requisiti per essere iscritta nel registro delle startup innovative una società il cui oggetto sia la semplice commercializzazione di prodotti e servizi ad alto valore tecnologico prodotti e sviluppati da altre società. La verifica che il prodotto e/o servizio sia ad alto valore tecnologico deve essere verificata per ogni singolo caso.


La sede degli affari della startup innovativa

Per essere iscritta all'elenco speciale delle startup innovative alla camera di commercio italiana, la società deve avere al sede principale dei suoi affari ed interessi in Italia. La società può anche risiedere in una altro stato dell'Unione europea, ma deve avere una stabile organizzazione in Italia. La scelta della sede sociale è molto importante anche alla luce della legislazione fiscale generale che favorisce le Regioni del Sud.


I limiti al valore della produzione netta della startup innovativa

Il valore della produzione della startup innovativa non deve essere superiore a 5 milioni, altrimenti la società perde un requisito obbligatorio delle startup innovative.


Il divieto della distribuzione degli utili della startup innovativa

Per tutta la durata del regime agevolato la Startup innovativa non deve, né può distribuire utili ai soci. Gli eventuali utili devono essere accantonati per patrimonializzare la società o per investimenti volti a far crescere la startup innovativa.


Il divieto di quotazione della startup innovativa sui mercati regolamentati

Per tutta la durata del regime agevolato la Startup innovativa non può quotare proprie azioni o quote rappresentatìtive del proprio capitale sociale su di un mercato regolamentato.


I requisiti che identificano il carattere innovativo della startup

Per tutta la durata del regime agevolato la Startup innovativa deve possedere almeno uno dei seguenti requisiti:

  • Spese in ricerca e sviluppo sostenute dall’impresa uguali o superiori al 15% del maggiore valore tra la voce A “Valore della produzione” e B “Costi di produzione” dello Schema di Conto economico civilistico di cui all’art. 2425
  • Una dei seguenti requisiti circa la forza lavoro:
    • 1/3 della forza lavoro in possesso di titolo di dottorato di ricerca
    • 1/3 della forza lavoro composta da laureati con 3 anni di attività di ricerca in Istituti di Ricerca pubblici o privati italiani o stranieri
    • 2/3 della forza lavoro composta da titolari di laurea magistrale
  • Possesso di brevetto e/o privativa industriale

Senza uno dei tre requisiti sopraesposti la startup innovativa non può accedere al regime agevolato


Le fonti normative delle startup innovative

Ecco un elenco delle fonti normative italiane relative alle startup innovative. Cliccando sulla voce dell'elenco vieni condotto al relativo testo pubblicato in gazzetta ufficiale. Se non sei un addetto ai lavori (giurista o fiscalista) non è necessario (e neanche consigliabile) leggere le fonti normative perchè i precedenti punti ti hanno spiegato in modo semplice e divulgativo i contenuti delle norme citate relativamente ai requisiti obbligatori delle startup innovative nella legislazione italiana e alle modalità di redazione degli atti costitutivi delle stesse.


La correlazione tra le forme giuridiche, il business model e la fundraising strategy della startup innovativa

A seconda del business model individuato, dell'oggetto sociale e delle strategie fundraising pianificate, sarà più opportuna una forma societaria piuttosto che un'altra e la scelta giusta ti farà risparmiare molto denaro nel medio e lungo periodo. Non è possibile dunque una valida consulenza sulla forma giuridica della startup innovativa se non è noto il business model, il progetto imprenditoriale e la strategia di fundraising ad esso associato.

Ecco 3 esempi che ci aiuteranno a capire in concreto che cosa intendiamo dire:

  1. Un manager con grande esperienza ha una business idea validata ed intende aprire una startup innovativa. La sua business idea è validata, ha una chiara brand identity e un coerente brand positioning, ha un mercato di riferimento, una rete commerciale e la filiera dei fornitori già attiva e fiduciosa in lui. Egli ha intenzione di far crescere il proprio business progressivamente: intende concentrare le sue campagne marketing online ed offline in 10 grandi città e, con gli utili di questo primo step, crescere successivamente. Il suo business plan e piano finanziario è coerente; ha la forza finanziaria per il primo step ed intende avvelersi successivamente, dopo aver presentato il primo bilancio, di un finanziamento bancario garantito all'80% dal MCC ed ha le garanzie per coprire il residuo 20%. Ha l'idea di avvalersi successivamente degli strumenti ICE, SIMEST e SACE per espandere il suo business in una Nazione europea per volta e crescere sempre con il credito bancario a medio e breve termine sulla base dei successi economici raggiunti. Non vuole quotarsi neanche in futuro e casomai aprirà in quell'occasione una SPA. In questo caso la strategia imprenditoriale è di una crescita costante che fa affidamento sul prestito bancario e le garanzie personali del socio principale. Può andare bene addirittura una SRLs o una SRL ma in entrambi i casi è sconsigliabile che si tratti di socio unico per ragioni che non possiamo approfondire qui
  2. Un team affiatato ha una modello di business validato e una condivisa exit strategy a 5 anni, intende svolgere ogni anno un aumento di capitale ed un round di equity crowdfunding e la vendita della società al sesto anno. In questo caso occorre almeno una SRL ed è fondamentale che il capitale sociale sia interamente versato per consentire i futuri aumenti di capitale necessari per i round di equity fundraising
  3. Due importanti SPA non concorrenti ma complementari aprono una startup innovativa per sviluppare un prodotto ad alto valore tecnologico che può essere realizzato esclusivamente con un team congiunto. E' molto probabile che la scelta più efficiente sia optare direttamente per un SPA, con la finalità di quotarla in borsa al termine del periodo di 5 anni di startup innovativa

Se stai costituendo la tua startup innovativa e credi di aver bisogno di un confronto e di una consulenza personalizzata contatta lo studio e richiedi un preventivo.


Validare la business idea della startup innovativa

Avere la prova che il business model funziona vuol dire individuare i segmenti di clientela che sono il target della tua azione di marketing e avere la dimostrazione che la clientela reagisce in modo positivo al prodotto e/o servizio che si propone. In altre parole avere la prova che quel prodotto ha un mercato e che produrlo crea valore ai clienti, i quali si sono prenotati o hanno lasciato i loro dati per poter accedere a quel servizio o hanno manifestato un interesse reale all'acquisto futuro di un determinato prodotto al momento solo ideato o descritto. Per approfondire la validazione di una startup leggi la seguente guida .


Perché è importante validare l'idea startup prima di aprire realmente la startup innovativa?

Aprire una startup innovativa e gestirla costa, e non poco, e nonostante il regime agevolato. Capirai da solo che non ha alcun senso aprirla finchè non è certo che hai veramente un business model capace di generare profitto e che esiste una clientela interessata a quel prodotto e/o servizio ad alto valore tecnologico.


Che vuol dire validare un'idea startup?

Validare un'idea startup significa confrontarsi immediatamente con i segmenti di clientela e capire subito se c'è o meno un mercato per il prodotto e/o il servizio ad alto valore tecnologico immaginato. Questo può realizzarsi anche producendo un semplice filmato che descrive il futuro prodotto e/o servizio o raccogliendo le prenotazioni di chi è interessato a ottenere quel prodotto ad un certo prezzo

Voglio raccontarti la vita di Nerio Alessandri, CEO e fondatore di Technogym. Intorno alla metà del 1981 Nerio Alessandri, da poco diplomato perito industriale, ha un lavoro in un'impresa di Cesena che produce macchine per il confezionamento della frutta. Desidera profondamente fare l'imprenditore e contatta Armani perché vorrebbe aprire un Emporio Armani a Cesena. Per sua fortuna la trattativa non va a buon fine. E' un ottimo Designer e frequenta saltuariamente una palestra di Cesena. Nel 1982 le palestre sono frequentate da una minoranza di appassionati, non esiste la cultura del FItness e Wellness e non esistono macchinari ma solo bilancieri, pedane e pesi. Ecco l'idea startup: disegnare e produrre macchine specifiche per gli allenamenti in modo da semplicifarli. Ma l'idea startup sarà valida? Ecco il metodo vincente di Nerio Alessandri: disegnare i macchinari partendo dalla sua idea ma prima ancora disegnarli come li desiderano i titolari delle palestre, cioè i suoi clienti. Per un anno e mezzo lavora dalla fine del turno del primo lavoro fino a notte tarda per validare l'idea startup, si confronta costantemente con i suoi primi clienti e disegna e costruisce i macchinari esattamente come li desiderano. Questo esempio è l'essenza del lean system: partendo dall'idea startup, concentrare tutte le proprie forze a sviluppare e produrre quello che veramente i clienti vogliono. Quando effettua le prime vendite e verifica che gli stessi macchinari piacciono anche ai titolari delle altre palestre, solo allora lascia il proprio lavoro e si concentra a tempo pieno sulla Technogym. Conquisterà una palestra per volta. Poi il mercato mazionale. Poi quello europeo. Poi quello statunitense. Continuerà con questo metodo di validazione per la creazione di ogni nuovo prodotto. Oggi quella startup, seguendo questo metodo, è un'azienda leader mondiale nella produzione di attrezzi per lo sport, con 55.000 installazioni, 2.000 dipendenti, che esporta il 90% della propria produzione. E' quotata alla borsa di Milano dal 3 maggio 2016 e fa parte dell'indice FTSE Italia Mid Cap dell'MTA. E la dirige ancora il fondatore. Questo esempio ci dimostra anche che l'exit strategy non è l'unica strategia di una startup innovativa di successo.


Come validare la tua idea startup prima di aprire la startup innovativa

Sviluppa e costruisci con le tue forze di tempo e di denaro, in modo amatoriale, insieme ai tuoi futuri clienti il prototipo della tua idea startup. Ci dirai che è più facile a dirsi che a farsi. Se non sai come fare, chiedi una consulenza specifica per avere la lista dei compiti da svolgere nel tuo specifico caso e la validazione o invalidazione della tua idea startup. Verifica inoltre che l'idea startup interessi anche ad altre persone dello stesso segmento di clientela. Ovviamente deve trattarsi di un prodotto o servizio ad alto contenuto tecnologico inesistente sul mercato in quel momento oppure il tuo prodotto deve avere un grande vantaggio competitivo rispetto a quelli esistenti. E se si tratta di un business online? Puoi fare esattamente la stessa validazione online avvalendoti dei servizi di una società specializzata (come quella di cui ci avvaliamo noi) che gestirà il tuo sito garantendoti la proprietà intellettuale della tua business idea solo per verificare l'idea startup senza dar luogo a nessuna reale transazione economica. L'importante, per essere in regola con le leggi fiscali, è che in tutta questa fase in cui validi la tua startup idea non ci siano transazioni economiche, cioè vendita di prodotti, ma solo produzione di prototipi ed indagini di mercato.

Ma cerchiamo di capire ancora meglio la differenza tra l'approccio appena descritto e quello concentrato sul progetto da realizzare. Quando ci si rivolge ad un programma di preicubazione in genere viene richiesto allo startupper cosa la sua idea progettuale (usano proprio questa espressione) intenda perseguire tra le seguenti possibilità:

  • Sviluppare ed utilizzare una nuova tecnologia per un nuovo prodotto/servizio
  • Sviluppare ed utilizzare una nuova tecnologia per un nuovo processo produttivo
  • Sviluppare un nuovo prodotto/servizio attraverso una nuova applicazione di una tecnologia già esistente
  • Sviluppare un nuovo processo produttivo attraverso una nuova applicazione di una tecnologia già esistente
  • Riprogettare e/o migliorare un prodotto esistente e/o produrre un prodotto di generazione successiva
  • Riprogettare e adattare un prodotto esistente ad una nuova applicazione
  • Applicare e/o utilizzare una nuova materia prima o fonte di energia

Come vedi l'attenzione delle domande è tutta sulla progettualità della startup innovativa e sulla sua tecnologia e non sul cliente e le sue necessità.Se siamo riusciti a spiegarti qual è l'approccio di Eric Ries e Steve Blank dovresti aver capito che la startup innovativa deve domandarsi:

  • Quale prodotto o servizio innovativo ad alto contenuto tecnologico voglio vendere?
  • Ho costruito il prototipo con i futuri clienti? (oppure) Ho costruito la versione base del servizio online insieme al cliente tipo?
  • Come sto tutelando la proprietà intelletuale finora?
  • Ho effettuato campagne marketing tramite video o fake demo (in un altro articolo ti spiegheremo cosa sono) che danno un'evidenza che la startup ha un mercato?

Quando realizzare il prototipo è molto costoso e non si hanno le risorse

Quando sono necessari centinaia di migliaia di euro per la realizzazione del prototipo e non si possiedono le risorse necessarie non è detto che la strada migliore sia aprire una startup innovativa con un exit strategy a breve termine perché i costi dell'impresa sono certi, ma l'esito dei round di finanziamento assolutamente incerti. Occorre assolutamente valutare l'alternativa di brevettare a livello internazionale il prodotto e sottoscrivere contratti di licenza con le multinazionali del settore. Anche la presentazione di un brevetto internazionale e la redazione di un contratto di licenza hanno bisogno di una consulenza specifica che ti accompagni in un percorso che scoprirai non essere assolutamente facile né economico.


Aprire una startup innovativa

Aprire una startup innovativa è la scelta da compiere quando hai verificato che la tua business idea realmente corrisponde ad un mercato esistente, disposto a pagare un prezzo per il tuo prodotto e/o servizio ad alto valore tecnologico. Puoi pensare che sia un atto banale e semplice da compiere, ma, in realtà, è più complicato di quello che pensi.


Come aprire una startup innovativa?

Puoi aprire una startup innovativa per atto pubblico (dal notaio con i relativi costi) o per atto sottoscritto con firma digitale. Aprire una startup innovativa per atto sottoscritto con firma digitale non è semplice come NULLA è semplice quando affronti la burocrazia italiana e ti consigliamo di avvalerti della consulenza di un buon studio commerciale, possibilmente specializzato nelle startup innovative. Dimostrartelo è semplice. Ecco il link alle istruzioni online del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico). Il sottotitolo ti aprirà gli occhi: Guida sintetica per utenti esperti sugli adempimenti societari. Sei un utente esperto sugli adempimenti societari? Allora lascia perdere ed esegui la procedura insieme ad un commercialista esperto. Quello che ci preme qui farti capire è che scrivere lo statuto di una Startup innovativa NON è banale ed è strettamente connesso al business model e al fundraising che hai previsto. Affrontiamo meglio questo aspetto più sotto.


Quanto costa aprire e gestire una startup innovativa?

Costa tanto perché il sistema previdenziale, fiscale, giuslavoristico e gli adempimenti di un'impresa in Italia sono tanti e costosi. Per comprendere non devi guardare alle poche tasse previste per adempiere l'atto di registrazione della Società, ma tutti gli obblighi giuridici, fiscali, previdenziali e giuslavoristici che discendono dalla registrazione della Società commerciale.

Ti facciamo una breve lista della spesa non esaustiva ma indicativa del costo annuale dei costi contabili, previdenziali ed amministrativi di una startup innovativa con forma societaria SRL:

  • circa 500,00 euro di consulenza per scrivere un buon statuto e atto costitutivo e inoltrare l'atto correttamente sottoscritto con firma digitale. NB. ricordati che se sbagli lo statuto parti con il piede sbagliato e dovrai spendere soldi in futuro per modificarlo.
  • 200,00 euro di tasse (paghi così poco solo perché sei in regime agevolato di Startup innovativa)
  • circa 100,00 euro per pratica SUAP + le eventuali tasse locali (è una comunicazione di inizio attività commerciale al comune in cui risiede la sede operativa della tua startup innovativa) se il tuo genere di attività è tenuta a tale comunicazione - la vendita al dettaglio di prodotti digitali, ad esempio, è tenuta a tale pratica -
  • da quel momento dovrai tenere un programma di contabilità ed inviare la prima nota (se non sai cos'è una prima nota hai un problema) al commercialista scelto: il costo minimo del programma è di circa 350,00 euro annui + IVA (420 euro) finchè farai 6000/7000 operazioni contabili annue. A questo devi aggiungere il costo del server, dei client e del sistema di salvataggio dati. Potrà apparirti più costoso ma valutare il cloud non è per niente sbagliato e non dovrai mai trovarti a reinserire tutta la tua contabilità perché si è rotto il computer. Solo che in questo caso devi pensare a cifra mensili un po' più alte.
  • dovrai versare i contributi INPS obbligatori per ogni socio lavoratore: si tratta di circa 900,00 euro fissi ogni trimestre per ogni socio. Se siete 3 soci lavoratori, anche se avete deciso di lavorare gratis per un anno, si tratta di circa 10.800 euro annui da versare all'INPS.
  • dovrai avere un commercialista che ti tenga la contabilità a partire dalla tua prima nota, predisponga il modello UNICO della Startup innovativa, il modello INTRASTAT, il modello 770, predisponga e depositi il bilancio entro il 30 giugno, la dichiarazione trimestrale IVA, la dichiarazione annuale IVA (non meno di 130,00 euro mensili + iva circa 1900,00 euro annui). Oltre a questo dovrà adempiere, entro 30 giorni dal deposito del bilancio, alla conferma dell'esistenza dei requisiti per l'iscrizione nell'elenco speciale delle Startup innovative.
  • dovrai avere un consulente del lavoro che provveda ai seguenti adempimenti: cedolino paga, invio modello F24, modello CU, autoliquidazione INAIL, 13sima mensilità, modello 770. Costo minimo 25,00 euro + IVA. Se siete in 3 si tratta di 90 euro al mese per 12 mesi. Totale € 1080,00.
  • dovrai produrre un Documento di Valutazione dei Rischi anche se siete tutti davanti al terminale tutto il giorno, con i relativi costi. (tra € 300,00 e 500,00)
  • dovrai far svolgere ai tuoi dipendenti i corsi obbligatori per legge per la sicurezza
  • dovrai nominare un medico competente e far svolgere le visite mediche ai dipendenti e ai soci lavoratori
  • dovrai decidere se applicare la UNI EN ISO 9001 alla tua azienda con tutti i relativi costi
  • dovrai aprire un conto corrente bancario (almeno 250 euro annuo di gestione del conto) e pagare l'imposta di bollo sul conto corrente di 100 €. totale 350 euro minimo
  • avere una pec (ma questa costa solo 5 € con aruba).
  • poi ci sono adempimenti specifici se la tua società è una cooperativa o opera in una particolare settore.

Facciamo 2 conti: siamo a circa € 16.000,00 euro e non abbiamo considerato ancora l'affitto di uno spazio in cui lavorare e le utenze. Se sei fortunato ed un incubatore ti concede uno spazio preventiva € 4.000,00 annui. Totale circa € 20.000,00 euro annui. Adesso forse ti inizierà ad essere chiaro perché non ti abbiamo parlato delle agevolazioni fiscali della startup innovativa. A prescindere da quelle agevolazioni, i costi iniziali annuali che ti abbiamo descritto sono certi mentre i finanziamenti e la riuscita di una startup innovativa altamente incerto. E nota che nessuno dei costi che ti abbiamo descritto riguardano realmente il business della startup innovativa . Non è meglio allora concentrarsi sul business model PRIMA di aprire una startup innovativa? Non è il caso di capire se il business model della startup innovativa funziona PRIMA di iscriversi al Registro delle Startup Innovative?

Ti faccio un esempio: immaginiamo che per costruire un determinato prototipo di prodotto ti servano il tempo di un team coeso di 3 persone (i futuri soci) disposte a lavorare gratis nel dopolavoro + 5.000,00 euro di materiali. Ipotizziamo che per verificare il business model e il funnel di vendita ti servano per campagne di online marketing e la costruzione di un sito circa 2000,00 euro. immaginiamo che i 3 ipotetici soci abbiamo tutti un lavoro e smontino alle 17:00 e siano disposti a lavorare tutti e 3 gratuitamente dalle 17:30 alle 22:30 (vale anche se i turni sono diversi). Totale spesa, se non aprono la startup innovativa, 7000,00 euro, che non potrai scaricare contabilmente. Nel caso il prototipo della startup innovativa e la business idea si dimostrino non corrispondere al mercato avranno perso: il tempo impiegato nell'avventura + € 2.333,00 ciascuno. Non avranno perso il loro stipendio mensile. Siccome avevano sottoscritto un contratto per cui in caso di esito positivo ognuno avrebbe avuto il 33,335 della società, nessuno deve niente a nessuno per il lavoro gratuito svolto.

Qualora avessero optato per l'apertura della Startup invece avrebbero intanto perso lo stipendio del proprio lavoro e la loro entrata mensile e avrebbero perso il primo anno almeno circa € 20.000,00 + 7.000,00 per validare l'idea. Cioè circa € 9.000,00 ciascuno.In termini di costo opportunità il discorso vale anche se i tre fossero inizialmente disoccupati. Adattandosi ad un qualsiasi lavoro onesto inferiore alla loro preparazione avrebbero portato comunque a casa almeno 13.000 euro l'anno. Avendo lavorato 5 ore al giorno e non 8 ore al giorno avranno però un ritardo del 37,5% rispetto al caso avessero lavorato a tempo pieno. Se il progetto prevedeva 6 mesi (18 mesi/uomo) per il prototipo e 2 (6 mesi/uomo) per la fake demo e le campagne di marketing online, il vero costo di questa seconda scelta è il tempo. A tempo pieno avrebbero impiegato 8 mesi, lavorando a fine turno ne impiegheranno 11. Ben tre di più. Ti inizia ad essere chiaro perchè insistiamo tanto di aprire una startup solo dopo che hai validato la business idea? Ricorda che ben il 90% delle startup chiude anticipatamente. Non è forse il caso di essere prudenti e limitare i danni economici? Se hai capito quanto stiamo scrivendo, forse avrai capito che ti abbiamo fatto già risparmiare un sacco di soldi e che forse devi valutare la consulenza di un commercialista specializzato prima di aprire la startup innovativa


L'importanza dello Statuto della Startup e le conseguenze per il fundraising della startup innovativa

Scrivere bene lo statuto è fondamentale per regolare bene i rapporti tra i soci qualsiasi cosa accada nel futuro, per regolare i futuri aumenti di capitale e per attrarre gli investitori nei successivi eventuali round di fundraising. E' importante inserire le giuste clausole nello statuto. Per farti capire l'importanza dello statuto di una società segue un esempio di scuola sui problemi tipici nei rapporti tra i soci fondatori e sul funzionamento di un aumento di capitale, che è lo strumento principale per l'equity crowdfunding e, più in generale, per i round di fundraising.

Immaginiamo che la startup innovativa, dopo aver effettuato una prima verifica del business model e della startup idea, abbia riscontrato un discreto interesse nel prodotto o servizio innovativo ideato, che abbia aperto l'attività commerciale e abbia assunto la forma di SRL con un capitale sociale di 10.000,00 euro con tre soci di cui uno detenga l'80% e gli altri 2 il 10% ciascuno perchè effettivamente il contributo in termini di progettualità, di impegno profuso e di capitale investito nella startup innovativa è ben ripartito in questo modo tra i 3. Come si eviteranno fraintendimenti tra i 3 futuri soci della startup? Ti facciamo una serie di esempi: se il socio di maggioranza della startup vorrà vendere le sue azioni potrà farlo liberamente oppure no? E se lui vende e realizza un grande capital gain e chi acquista le sue azioni della startup non compra quelle dei suoi soci, si è comportato bene nei loro confronti che non potranno mai monetizzare come lui? Viceversa, si può impedire che uno dei 2 soci di minoranza della startup venda la propria quota ad un impresa concorrente oppure al peggior nemico personale del socio di maggioranza?

Per regolare i rapporti tra i soci si inseriscono una serie di articoli all'interno dello statuto che regolamentano i rapporti tra i soci attuali e quelli eventuali futuri della startup innovativa. Te ne citiamo alcuni:

  • la clausola di prelazione con la quale il socio della startup innovativa che intende cedere la propria partecipazione nella società è tenuto, prima di cederla a terzi, a interpellare gli altri soci sul loro eventuale interesse ad acquistare la quota al prezzo di mercato.
  • la clausola di gradimento con la quale la vendita della partecipazione della startup innovativa ad un terzo è subordinata al placet di soggetti indicati nello Statuto, per esempio il socio di maggioranza.
  • la clausola tag along (o patto di “accodamento”) con la quale il socio di maggioranza della startup innovativa che intende cedere la propria partecipazione deve garantire anche ai soci di minoranza la possibilità di vendere alle medesime condizioni contrattuali (ipotesi di co-vendita);
  • la clausola drag along (o patto di “trascinamento”) con la quale il socio di maggioranza che intende cedere la propria partecipazione può obbligare i soci di minoranza a vendere anche le loro quote.
  • maggioranze qualificate per compiere determinati atti, per esempio l'aumento di capitale sociale.

Come detto, l'inserimento nello statuto di queste clausole è molto importante non solo per regolare i rapporti tra i soci, ma soprattuto per i round di fundraising.

Cerchiamo di capire sinteticamente come avviene l'acquisizione di fondi in una startup innovativa attraverso gli aumenti di capitale sociale. Quello che ti deve essere subito chiaro è che il capitale sociale è un valore DIVERSO dal prezzo di mercato della startup innovativa. Immaginiamo che la nostra Startup innovativa dell'esempio precedente con 10.000,00 euro di capitale sociale abbia validato il business model, realizzato un prototipo e abbia una traction ottima. I nostri 3 soci non hanno i soldi e si rivolgono al mercato per un'operazione di equity crowdfunding. Per quanto fatturino ancora solo decine di migliaia di euro la traction dimostra che investendo nella società si ha una crescita esponenziale del fatturato e degli utili. La traction supporta una pre-money valuation pari ad 1 milione di euro (è solo un caso di scuola per farti capire il meccanismo, non ti illudere che capita raramente). Immaginiamo che 2 importanti società operanti nel campo, valutato il brevetto posseduto con i loro tecnici e la traction realizzata, risultino interessati all'azienda ed accettino il pre-money value. Allora si convocano in assemblea i soci e, rispettando le maggioranze previste nello statuto, si delibera un aumento di capitale sociale e si porta il capitale sociale da 10.000,00 euro (che devono essere stati integralmente versati prima dell'aumento di capitale sociale) a 12.000,00 euro. Il valore dell'azienda allora passerà da 1.000.000,00 di euro a 1.200.000,00 euro. Ognuna delle due società pagherà 100.000,00 per la propria quota di 1000,00 euro di capitale sociale. Contabilmente, sui registri della società 198.000,00 euro vengono registrati alla voce Riserve da Sovrapprezzo e soltanto 2000,00 euro come capitale sociale. La Startup innovativa avrà a disposizione complessivi 198.000,00 euro per la sua crescita.

Quello che ti deve essere subito chiaro è che le due società difficilmente aderiranno all'aumento di capitale sociale della startup innovativa se non sono inserite 2 clausole nello statuto: la clausola di prelazione, la clausola tag along. All'opposto non aderiranno se all'interno dello statuto fosse stabilita la clausola di drag along. Cerchiamo di capire perché. La clausola di prelazione garantirà ai nuovi soci il diritto di prelazione in caso di futuro aumento di capitale sociale della startup innovativa. La clausola di tag along darà il diritto ai nuovi soci della startup di poter vendere alle stesse condizioni della maggioranza le loro quote di minoranza nel caso l'offerta futura del mercato per le quote della Startup innovativa siano così alta da impedire loro di avvalersi della prelazione. Difficilmente invece aderiranno in caso di clausola drag along perché metterebbe i nuovi soci totalmente in balia delle decisioni della maggioranza.

Alcuni consulenti inseriscono queste clausole nei patti parasociali, ma ricorda che i patti parasociali hanno valore solo tra le parti e non difronte ai terzi come invece accade quando le stesse clausole sono inserite nello statuto della Startup innovativa. Noi riteniamo invece che sia molto importante inserire le giuste clausole nello statuto della startup innovativa per dare un quadro certo ai futuri investitori e le giuste tutele sia ai fondatori, sia ai successivi eventuali investitori Per questa ragione, se hai deciso di scrivere uno statuto che tenga conto di tutti questi aspetti valuta la consulenza di un commercialista specializzato


Gli adempimenti periodici di una startup innovativa

Gli adempimenti periodici di una startup innovativa si dividono in specifici e generici. Dipendono sia da normative specifiche che dalla forma giuridica societaria della startup innovativa.


Gli adempimenti periodici specifici di una startup innovativa

Le Startup innovative dovranno aggiornare tutte le informazioni rese in fase di iscrizione entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio e comunque entro 6 mesi dalla chiusura di ciascun esercizio, pena la cancellazione automatica dall'elenco speciale e la perdita delle agevolazioni. Per ottenere questo risultato dovrai regolamente, almeno ogni mese, consegnare la prima nota della società al commercialista che dovrà regolarmente aggiornarla e predisporre prontamente il bilancio nei termini.


Gli adempimenti periodici generici di una startup innovativa con forma giuridica srl, spa o società cooperativa

Secondo il rapporto ‘Paying Taxes 2020’ realizzato dalla Banca Mondiale e da Pwc su di un'impresa italiana gravano in media annualmente: 238 ore necessarie per gli adempimenti fiscali, 14 pagamenti l’anno e un carico fiscale complessivo pari al 59,1% dei profitti commerciali. 238 necessarie annualmente significano circa 20 ore mensili solo per gli adempimenti fiscali che necessitano della regolare tenuta della contabilità. Non ci credi? guarda il link all'articolo del Sole 24 ore. Adesso capisci quanto è importante per una startup innovativa avvalersi di un studio commerciale specializzato?


Quanto costa liquidare una startup innovativa

Più di quanti soldi hai speso per la pratica di apertura. Una volta aperta dovrai almeno adempiere a tutti gli obblighi civilistici, fiscali, commerciali, previndenziali e specifici del tuo business, chiudere almeno un bilancio e procedere poi alla liquidazione della società. Tradotto dovrai almeno impiegare (o trovare chi lo darà per te) in media 238 ore per adempiere gli adempimenti fiscali, effettuare circa 14 pagamenti, pagare i contributi INPS obbligatori per i soci lavoratori, impiegare circa 140 ore per predisporre la prima nota oltre a tutte le attività reali di sviluppo e commercializzazione del prodotto o servizio ad alto valore tecnologico. I costi per liquidare una startup innovativa, in sintesi, variano da caso a caso e dipendono dalla politica commerciale e creditizia che avrai adottato. Diversa è la situazione in cui tu avessi sottoscritto mutui o prestiti a medio e lungo termine, che andrebbero saldati prima della liquidazione della società. Per questo aprire una startup innovativa è una decisione che va attentamente ponderata e devi valutare attentamente la consulenza di uno studio commerciale specializzato


Tutto sulle startup innovative, sintesi

  1. Non aprire una startup innovativa senza la validation della startup idea e una prima verifica del Business model della startup. Leggi tutto quello che trovi in letteratura sull'argomento e cerca di applicarlo. Poi valuta se avvelerti di una consulenza specifica che verifichi i tuoi risultati.
  2. Quando hai i dati che ti certificano un primo oggettivo riscontro della validità del business model della tua startup innovativa, SOLO allora mettiti a tavolino con il tuo commercialista e scegli la forma giuridica della tua startup, lo statuto, la sede e l'organo di amministrazione. Sono incredibili i risparmi fiscali e l'agilità nella raccolta fondi che un buono statuto può assicurarti. Scegli un buon commercialista perché sarà fondamentale per la tenuta della contabilità, gli adempimenti fiscali, gli adempimenti specifici della tua società e della startup innovativa.
  3. Solo a questo punto costituisci online la startup innovativa, con l'ausilio di un commercialista e comincia la vera avventura commerciale. Tanto più avrai uno studio commerciale che ti risolve i problemi fiscali, contabili e giuslavoristici, tanto meglio potrai concentrarti sulle tue attività di marketing e vendita.
  4. Non sei stato prudente ed hai aperto la tua Startup innovativa con l'illusione che fosse tutto facile e stai affrontando dei problemi? Scegli un commercialista specializzato e verifica in modo scientifico se proseguire l'attività della tua startup innovativa o limitare i danni liquidando la società che hai aperto nel pieno rispetto di tutte le norme fiscali e giuslavoristiche

Desclaimer

La pubblicazione illustra sinteticamente le caratteristiche principali e la normativa italiana sulle startup innovative. Le informazioni contenute nel presente articolo hanno solo carattere esemplificativo, informativo e non hanno carattere esaustivo, né possono essere intese come espressione di un parere fiscale, contabile e legale. Nessuna responsabilità derivante da un utilizzo improprio dei contenuti del presente articolo, da eventuali modifiche intervenute nella normativa o da possibili imprecisioni, potrà essere pertanto imputata agli estensori della pubblicazione stessa